Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
(Piazza della Repubblica)
È un luogo in cui fede, storia, arte e scienza si uniscono.
La chiesa fu costruita nella seconda metà del XVI secolo su ciò che rimaneva delle antiche terme di Diocleziano, le più grandi di Roma, che comprendevano l’intera area circostante (1300.000 mq), presumibilmente disegnata da Michelangelo incaricato di curare il progetto di trasformazione.
I lavori, per esattezza, ebbero inizio nel 1561,ma furono ripresi a metà del Settecento da Vanvitelli, poiché ritenuta troppo nuda, ricostruendo il coro disegnato in precedenza da Michelangelo e arricchendola di lussuosi decori.
L’oculo della cupola (affrescata dal Vanvitelli con 180 rosoni differenti) si presentava, in principio, aperto come quello del Pantheon. Numerose sono state le lanterne installate negli anni, ma finalmente questa vicenda secolare sembra conclusa con l’attuale copertura, donata dall’arcidiocesi di Baltimora e opera dell’artista italo-americano Narcissus Quagliata, allievo di De Chirico, per il Giubileo del 2000.
L’artista ha affidato alla luce il compito di stupire creando, un’opera d’arte (5 metri di diametro) che è anche meridiana, grazie a un complesso sistema di lenti astronomiche che riflette sul pavimento il cerchio del sole.
Le tre sfere concentriche alludono alla Trinità, fonte della luce che scende sul mondo, i sette raggi agli arcangeli e ai sette martiri che proiettano i colori dell’arcobaleno che alludono alla divina composizione della luce. I colori riprendono quelli dei marmi e dei vetri della navata centrale.
Parlando di questa grandiosa chiesa, non si può fare a meno di citare la Meridiana o Linea Clementina, costruita con esattezza scientifica e inaugurata nel 1702, sul pavimento della crociera.
Clemente XI volle che Francesco Bianchini, (matematico, astronomo, archeologo e storico), tracciasse una Meridiana monumentale che gareggiasse con quelle già esistenti, allo scopo di verificare ulteriormente la validità della Riforma Gregoriana del Calendario, e determinare con precisione la data della Pasqua, fondamentale per evitare errori che avrebbero causato anche lo spostamento delle date di tutte le feste mobili della Chiesa.
In seguito al restauro per il Giubileo del 2000 la Meridiana è tornata al suo originale splendore.
(Piazza della Repubblica)
È un luogo in cui fede, storia, arte e scienza si uniscono.
La chiesa fu costruita nella seconda metà del XVI secolo su ciò che rimaneva delle antiche terme di Diocleziano, le più grandi di Roma, che comprendevano l’intera area circostante (1300.000 mq), presumibilmente disegnata da Michelangelo incaricato di curare il progetto di trasformazione.
I lavori, per esattezza, ebbero inizio nel 1561,ma furono ripresi a metà del Settecento da Vanvitelli, poiché ritenuta troppo nuda, ricostruendo il coro disegnato in precedenza da Michelangelo e arricchendola di lussuosi decori.
L’oculo della cupola (affrescata dal Vanvitelli con 180 rosoni differenti) si presentava, in principio, aperto come quello del Pantheon. Numerose sono state le lanterne installate negli anni, ma finalmente questa vicenda secolare sembra conclusa con l’attuale copertura, donata dall’arcidiocesi di Baltimora e opera dell’artista italo-americano Narcissus Quagliata, allievo di De Chirico, per il Giubileo del 2000.
L’artista ha affidato alla luce il compito di stupire creando, un’opera d’arte (5 metri di diametro) che è anche meridiana, grazie a un complesso sistema di lenti astronomiche che riflette sul pavimento il cerchio del sole.
Le tre sfere concentriche alludono alla Trinità, fonte della luce che scende sul mondo, i sette raggi agli arcangeli e ai sette martiri che proiettano i colori dell’arcobaleno che alludono alla divina composizione della luce. I colori riprendono quelli dei marmi e dei vetri della navata centrale.
Parlando di questa grandiosa chiesa, non si può fare a meno di citare la Meridiana o Linea Clementina, costruita con esattezza scientifica e inaugurata nel 1702, sul pavimento della crociera.
Clemente XI volle che Francesco Bianchini, (matematico, astronomo, archeologo e storico), tracciasse una Meridiana monumentale che gareggiasse con quelle già esistenti, allo scopo di verificare ulteriormente la validità della Riforma Gregoriana del Calendario, e determinare con precisione la data della Pasqua, fondamentale per evitare errori che avrebbero causato anche lo spostamento delle date di tutte le feste mobili della Chiesa.
In seguito al restauro per il Giubileo del 2000 la Meridiana è tornata al suo originale splendore.
Nessun commento:
Posta un commento