In tanti mi avete spinta a rispondere per chiarire una situazione emersa in un blog concorrente, dove risulta volontariamente alterata la realtà dei fatti.
Ho sorriso finora, da spettatrice curiosa, osservando i movimenti di colui che chiamavo “maestro” per riconoscenza, ma che non meritava tanta correttezza. Pensavo che andarmene dal suo laboratorio sarebbe bastato e ignorarlo è stato peggio. Sembra non esserci limite alle insinuazioni riportate sul suo blog. È curioso vedere come questa persona si affanni tanto nel tentativo inutile di cancellare le tracce della mia presenza e del mio lavoro all’interno del suo laboratorio dove ho lavorato per diversi anni, in via ufficiale ed ufficiosa e dove ho scoperto, amato e condiviso questo antico mestiere. Dico inutile perché nonostante parli continuamente di “copia” come un tormentone, è dimostrabile che sono stata e rimango l’autrice ed esecutrice di un sostanzioso numero di opere uscite da quel laboratorio ora tanto ostile e annullante.
Fossi un lettore allo scuro di tutta questa storia e leggessi il suo blog, mi chiederei come molti, ma come mai tanto accanimento? Come mai Federica Frassetto è presente in tante foto sul sito di questo laboratorio? Come è possibile che colei che viene tanto accusata di copiare, in realtà ha usato tutt’altre foto? E perché, nel sito del collega, fino a poco tempo fa, compariva accanto ad alcuni lavori, la scritta “realizzate dalla vetratista romana Federica Frassetto” ed ora questa affermazione è “sparita”?
È semplice. Come spesso accade, l’invidia e la rabbia scattano quando si riconoscono in un'altra persona qualità che si ritiene di non avere, è un atteggiamento solo mentale.
Io sono e non ho bisogno di far credere di essere.
Sull’altro blog, si è arrivati al punto che non si tratta più di dimostrare, "far credere" equivale a mentire e giocare sugli equivoci. Lui parla di tutti questi lavori eseguiti dal suo laboratorio ed è vero, ma io aggiungo e chiarisco che, in molti casi, nel suo laboratorio, era Federica Frassetto che lavorava.
Ecco il perché di tanto accanimento, comprensibile, visto che sono venuta a contatto con trucchi, segreti e tecniche gelosamente custodite, e testimonio il fatto che i suoi tanto decantati anni di esperienza, in molti casi li hanno maturati sul campo i suoi collaboratori! Al tempo, mentre lavoravo per lui, scattavo anche le foto ai lavori, con la mia macchina fotografica, motivo per cui abbiamo un grosso numero di immagini simili o identiche e in molte non compaio.
Non so come possa convivere con la propria coscienza, pensando a tutte quelle persone che sanno come sono andati realmente i fatti impazienti di testimoniare a mio favore.
Ribadisco di aver lavorato all’interno di quel laboratorio e di aver progettato e realizzato determinate vetrate, alcune completamente da sola e altre in collaborazione, come menzionato nel mio sito, specificando in che modo di volta in volta. Volevo solo dare una possibilità di chiarimento a quei lettori che casualmente si fossero imbattuti in questi “pettegolezzi”.
Posso presentare prove o rifare i lavori in qualunque momento, le minacce legali non mi spaventano assolutamente, perché sono pulita nelle mie affermazioni, mentre dall’altra parte non credo si possa dire lo stesso, tante menzogne pesano e poi si sa hanno le gambe corte!
Se le ragioni fossero state dalla sua, non avrebbe avuto questa caduta di stile ma avrebbe già provveduto diversamente senza questi gesti infantili causati da una chiara impotenza legale.
Non era mia intenzione far trapelare certe dinamiche ma sono stata costretta dalle circostanze a difendere la mia immagine pubblicamente.
Io conosco molto bene il collega citato e posso affermare, non ostante tutto, che è una persona estremamente intelligente , un imprenditore fuori dal comune e, spesso con il supporto di altri, ma giustamente, un abile artigiano, ma non vuole capire che è un mio diritto poter usare le immagini di quei lavori, come ho già spiegato e non ho intenzione di sprecare altro tempo in questa storia dalla quale mi sono separata e che potrebbe nuocere ad entrambe.
Grazie a tutti per il tempo dedicato e il sostegno dimostrato.
Ho sorriso finora, da spettatrice curiosa, osservando i movimenti di colui che chiamavo “maestro” per riconoscenza, ma che non meritava tanta correttezza. Pensavo che andarmene dal suo laboratorio sarebbe bastato e ignorarlo è stato peggio. Sembra non esserci limite alle insinuazioni riportate sul suo blog. È curioso vedere come questa persona si affanni tanto nel tentativo inutile di cancellare le tracce della mia presenza e del mio lavoro all’interno del suo laboratorio dove ho lavorato per diversi anni, in via ufficiale ed ufficiosa e dove ho scoperto, amato e condiviso questo antico mestiere. Dico inutile perché nonostante parli continuamente di “copia” come un tormentone, è dimostrabile che sono stata e rimango l’autrice ed esecutrice di un sostanzioso numero di opere uscite da quel laboratorio ora tanto ostile e annullante.
Fossi un lettore allo scuro di tutta questa storia e leggessi il suo blog, mi chiederei come molti, ma come mai tanto accanimento? Come mai Federica Frassetto è presente in tante foto sul sito di questo laboratorio? Come è possibile che colei che viene tanto accusata di copiare, in realtà ha usato tutt’altre foto? E perché, nel sito del collega, fino a poco tempo fa, compariva accanto ad alcuni lavori, la scritta “realizzate dalla vetratista romana Federica Frassetto” ed ora questa affermazione è “sparita”?
È semplice. Come spesso accade, l’invidia e la rabbia scattano quando si riconoscono in un'altra persona qualità che si ritiene di non avere, è un atteggiamento solo mentale.
Io sono e non ho bisogno di far credere di essere.
Sull’altro blog, si è arrivati al punto che non si tratta più di dimostrare, "far credere" equivale a mentire e giocare sugli equivoci. Lui parla di tutti questi lavori eseguiti dal suo laboratorio ed è vero, ma io aggiungo e chiarisco che, in molti casi, nel suo laboratorio, era Federica Frassetto che lavorava.
Ecco il perché di tanto accanimento, comprensibile, visto che sono venuta a contatto con trucchi, segreti e tecniche gelosamente custodite, e testimonio il fatto che i suoi tanto decantati anni di esperienza, in molti casi li hanno maturati sul campo i suoi collaboratori! Al tempo, mentre lavoravo per lui, scattavo anche le foto ai lavori, con la mia macchina fotografica, motivo per cui abbiamo un grosso numero di immagini simili o identiche e in molte non compaio.
Non so come possa convivere con la propria coscienza, pensando a tutte quelle persone che sanno come sono andati realmente i fatti impazienti di testimoniare a mio favore.
Ribadisco di aver lavorato all’interno di quel laboratorio e di aver progettato e realizzato determinate vetrate, alcune completamente da sola e altre in collaborazione, come menzionato nel mio sito, specificando in che modo di volta in volta. Volevo solo dare una possibilità di chiarimento a quei lettori che casualmente si fossero imbattuti in questi “pettegolezzi”.
Posso presentare prove o rifare i lavori in qualunque momento, le minacce legali non mi spaventano assolutamente, perché sono pulita nelle mie affermazioni, mentre dall’altra parte non credo si possa dire lo stesso, tante menzogne pesano e poi si sa hanno le gambe corte!
Se le ragioni fossero state dalla sua, non avrebbe avuto questa caduta di stile ma avrebbe già provveduto diversamente senza questi gesti infantili causati da una chiara impotenza legale.
Non era mia intenzione far trapelare certe dinamiche ma sono stata costretta dalle circostanze a difendere la mia immagine pubblicamente.
Io conosco molto bene il collega citato e posso affermare, non ostante tutto, che è una persona estremamente intelligente , un imprenditore fuori dal comune e, spesso con il supporto di altri, ma giustamente, un abile artigiano, ma non vuole capire che è un mio diritto poter usare le immagini di quei lavori, come ho già spiegato e non ho intenzione di sprecare altro tempo in questa storia dalla quale mi sono separata e che potrebbe nuocere ad entrambe.
Grazie a tutti per il tempo dedicato e il sostegno dimostrato.
Federica Frassetto
08 luglio 2009
08 luglio 2009
p.s. Ho notato con piacere che in seguito a quanto sopra riportato, il collega ha provveduto a togliere le frasi diffamatorie a cui mi riferivo deducendo che abbia finalmente o almeno in parte compreso le mie ragioni, lo ringrazio pubblicamente del gesto augurandoci una sana e libera concorrenza in virtù del reciproco rispetto e dell'amore per il nostro lavoro che per molto tempo ci ha uniti. Un augurio speciale alle mie ex colleghe che sicuramente, dopo il mio operato, avranno ora più riconoscimento dei propri diritti lavorativi e morali, buon lavoro ragazze.
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