lavorazione a piombo

La tecnica di rilegatura dei vetri per eccellenza è sicuramente quella a piombo che, come per la grisaglia, la procedura è rimasta nei secoli invariata. Le vetrate rilegate a piombo, contrariamente al pensiero comune, sono più sicure delle normali soluzioni che ognuno di noi ha in casa su porte e finestre a lastra unica con spessore 3 mm. Proprio grazie alla trama del piombo i vetri, anche rotti, rimangono incastonati con rischio minimo di caduta, chiaramente più pezzi formano la vetrata,  più questa flette all'urto e più i pezzi rimangono incastonati anche se rotti. Per inserire una vetrata rilegata a piombo occorre uno spazio nel telaio di 8 mm e anche in caso di rottura, spanciamento o usura, con un restauro tornerà nuova!


Dopo aver scielto il bozzetto a colori, si riprodurrà, in bianco e nero, il disegno a dimensione reale della vetrata e dal quale prenderemo i modelli dei vetri da tagliare. Con un pennarello a punta larga, segneremo le linee dei piombi, che faranno da guida per il taglio.

Il vetro si taglia tramite un'incisione che guiderà la rottura nei punti da noi stabiliti.

Per aprire i pezzi bisognerà fare pressione con le dita sul vetro o battere sulla faccia opposta all'incisione in corrispondenza del taglio. Le eventuali imperfezioni e rifilature si possono correggere con una pinza da vetraio
Una volta tagliati tutti i pezzi si procede all' impiombatura, ogni vetro verrà incastonato in trafile di piombo che piegandole doppieranno la forma di ciascun pezzo. Esistono piombi di varie misure, in sezione a forma di C o di H, il primo caso viene utilizzato esclusivamente per i bordi.
Dopo aver fissato il cartone sul tavolo e fissato con delle bacchette di legno due lati a formare un angolo retto e delimitare il bordo della futura vetrata, si comincia dall'angolo chiuso dalle bacchete introducendo un pezzo alla volta nella scanalatura del piombo, bloccando con i chiodi gli altri pezzi, poi si taglia il piombo dove finisce il vetro, si ribattono le alette nelle intersezioni e si procede nello stesso modo fino alla fine del pannello.
Nel momento in cui tutti i pezzi sono stati assemblati si procede con la saldatura a stagno nei punti di congiunzione del piombo, permettendo di poter muovere la vetrata senza che i pezzi di vetro escano dal loro spazio, quindi si gira e si ripete la stessa procedura sull'altro lato.
A questo punto si procede con la stuccatura che serve a dare solidità alla vetrata, a chiudere ogni passaggio di luce e ad isolare i due lati della stessa.
Lo stucco è composto da gesso, olio di lino e
ossido nero che consente di ottenere una
colorazione simile al piombo.
L'impasto deve avere una consistenza simile al pongo e deve essere inserito dentro le alette di piombo. La quantità in eccesso che non è riuscita a penetrare tra il piombo ed il vetro, potrà essere tolta con delle bacchette di legno e segatura.
In fine si scurisce, con una spazzola a setole morbide, per dare un colore omogeneo a piombo e saldature di stagno e la vetrata è pronta per essere montata.

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